Esplora il rapporto tra ambiente, spazio e tappeti di lusso al 60° Salone del Mobile
Percorrendo i corridoi del 60° Salone del Mobile balza subito all’occhio come l’edizione della riapertura in presenza ponga l’accento sul rapporto tra ambiente, spazio e tappeti di lusso, due concetti di cui il design trova una sintesi.
Ambiente è inteso come indirizzo “green”, visione di impresa tesa al rispetto del contesto naturale; questo si traduce nella scelta di materiali, dove la preferenza va a quelli riciclati o riciclabili, e nell’individuazione di processi che favoriscano l’impiego di energie rinnovabili e di tecnologie rivolte al riuso, in ottica di economia circolare. La produzione deve sempre più parlare di sintonia e di rispetto, con la natura e con l’uomo stesso, che lavora e vive a contatto con gli elementi utilizzati. La tendenza che vede prevalere filati e pigmenti naturali era già stata un punto chiave delle scelte di Platinum Custom Rugs, e ora si conferma quanto mai vitale.
Ambiente è però anche lo spazio da abitare e da arredare, dove il design è fondamentale per creare una qualità di vita fatta essenzialmente di armonia, di rapporti virtuosi (anche solo tra dimensioni delle stanze e usabilità dei complementi d’arredo). Mobili e complementi sono pura forma, i colori si uniformano a definire il mood di ogni stanza.
Le aziende portano in esposizione, assieme ai loro manufatti, anche ciò che hanno vissuto negli ultimi – difficili – anni, in cui il Salone non si è potuto svolgere, dimostrando al mondo di non essersi mai fermate: i due anni di forzata pausa sono stati, in effetti, momenti di alta creatività. È evidente anche il desiderio di toccare con mano, finalmente, le creazioni dei brand. La versione virtuale non basta più, e il sentimento che pervade la fiera è quasi un’euforia del ritorno all’esperienza vissuta in prima persona. L’altra presenza sono l’innovazione, principalmente nella direzione del riuso dei materiali, e la tecnologia che obbliga ad un quesito non facile: come possono convivere ambiente e tecnologia? Pare essere questo il vero nodo da affrontare, per il mondo del design.